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Rimpatrio sanitario

Nel caso di ammalato/a che abbia bisogno di ricovero ospedaliero in Italia, il Consolato Generale inviterà i familiari a individuare una struttura medica nella quale il/la connazionale verrà ricoverato una volta giunto nel nostro Paese. In caso di difficoltà da parte dei familiari, il Consolato Generale potrà rivolgere la stessa richiesta alla Prefettura competente per territorio.

Per attivarsi in questo senso, il Consolato Generale dovrà acquisire un certificato medico che confermi che il/la connazionale è in condizioni di affrontare il viaggio (la c.d. “trasportabilità aerea del paziente”).

In caso di rimpatrio sanitario può essere concesso un sussidio a favore del/la connazionale indigente stabilmente residente in Canada oppure un prestito con promessa di restituzione a favore del/la connazionale di passaggio, in stato di temporanea indigenza per il ritorno in Italia su aerei di linea.

Per il/la connazionale colpito/a da malattie che non consentono di firmare la promessa di restituzione, qualora i congiunti non possano provvedere al rimpatrio, verrà acquisita la documentazione medica di temporanea incapacità di intendere e di volere dell’interessato/a.